Territorio

Sestola e dintorni

La Storia

La parte vecchia del paese sorge a ridosso di un alto sperone roccioso sul quale sorge l'antica Fortezza, ricostruita nella seconda metà del 500, e la cui importanza strategica, posta al centro del Frignano a guardia delle vallate dello Scoltenna e del Leo, ci fa presumere come le sue origini risalgano molto addietro nel tempo. Lo stesso nome di Sestola è, quasi certamente, di derivazione romana e va collegato ad un Sextus cui venne affidata questa terra. La sua storia scritta inizia con la conquista dei Longobardi; il primo documento, infatti, in cui si nomina il suo Castello è il Diploma di Astolfo del 753 d.C., col quale il re dei Longobardi faceva dono del Castrum Sextulae e territori adiacenti all'Abbazia di Nonantola, allora fondata da S. Anselmo. All'epoca dei Comuni, Sestola aderì al Comune Federale del Frignano; fu poi teatro di scontri acerrimi fra le città di Modena e Bologna, che a più riprese lottarono per il suo possesso fino a quando, nel XIV secolo, Sestola e il Frignano aderirono alla Signoria degli Estensi. Da quel momento Sestola diventò la capitale della Provincia del Frignano, titolo che conservò fino agli inizi del 1800. Dopo la restaurazione, Sestola perse la sua secolare importanza, ritrovandosi tagliata fuori dal nuovo traffico commerciale sviluppatosi alla fine del '700 in seguito all'apertura della via Giardini (ora SS 12 del Brennero); di conseguenza la Fortezza fu trasformata in un penitenziario che rimase in attività fino al 1866. Sul finire del secolo scorso, mentre il paese intravvedeva nel nascente turismo una nuova e concreta identità economica, la Fortezza subì un'ulteriore trasformazione, ospitando un Osservatorio Meteorologico e un Istituto estivo per la cura dei bambini. La pratica dell'escursionismo che faceva del Monte Cimone la meta più ambita dalle neonate sezioni del C.A.I., lo sviluppo del patrimonio forestale e la trasformazione del paese in attrezzata stazione climatica, fecero di Sestola un accogliente e rinomato paese di villeggiatura. In questo secolo il turismo è via via diventato preminente nell'economia del paese ed oggi, dopo cent'anni di esperienza e tradizione, Sestola è fra le stazioni primarie di tutto l'Appennino.

Territorio

Il territorio di Sestola si estende dai 321 m. del Fondovalle Scoltenna ai 2165 m. del Monte Cimone, con una diversa strutturazione ambientale secondo l'altitudine. La zona a monte, attraverso gli insediamenti turistici di Pian del Falco e Passo del Lupo, culmina nella vetta del Cimone, importante stazione della flora appenninica.

La Cultura e le Tradizioni

Sestola, in conseguenza del forte impatto turistico, ha perso in parte le proprie tradizioni. Ne sono rimaste, comunque, tracce ben visibili nelle tradizionali sagre e feste, che in questi anni sono tornate ad essere momento di incontro sociale e recupero di motivi tradizionali. Anche i vecchi mestieri stanno avendo una riscoperta e valorizzazione. Nelle sale della Rocca è collocato un Museo della civiltà contadina che da anni raccoglie ed espone materiali ed attrezzi riguardanti le nostre tradizioni lavorative.

Sport e Tempo Libero

La pratica degli sport si concretizza a Sestola nella possibilità di cimentarsi in diverse discipline: tennis, calcio, calcetto, pallacanestro, pallavolo, pattinaggio a rotelle, nuoto, ippica, deltaplano, parapendio, pesca, ruzzolone, bocce, minigolf e la possibilità di usufruire di palestre attrezzate. Il tempo libero si può trascorrere se non usufruendo delle numerose passeggiate ed escursioni che il territorio di Sestola offre, in biblioteca o al cinema, nelle discoteche, nell'attrezzata sala giochi con Bowling o nei bar e nei ritrovi caratteristici. Durante l’estate viene poi organizzato un nutrito programma di manifestazioni culturali e ricreative. Sestola fa parte, assieme ai comuni limitrofi, del Comprensorio del Cimone, la maggiore stazione invernale dell'Appennino Tosco-Emiliano, sorta una quindicina di anni fa come Consorzio Stazione Invernale del Cimone, aggregando gli operatori pubblici e privati del settore. Il comprensorio del Cimone oggi conta 26 impianti di risalita con una portata oraria globale di circa 22.000 persone, 50 km. di piste da discesa, di cui 21 Km dotate di impianto per la produzione artificiale della neve, 20 km. di piste da fondo, palazzo del ghiaccio, skipass valido per tutti gli impianti, una scuola di sci CONI-FISI con 36 maestri, agevolazioni per sci-club e scuole e per l'organizzazione di gare. Sestola, in particolare, ha: 5 seggiovie, di cui una quadriposto ad agganciamento automatico, tre triposto (la Sestola-Pian del Falco aperta anche d'estate) una biposto, una funivia aperta anche d'estate, due sciovie, 30 km. di piste da discesa, una pista da fondo, due sedi della scuola di sci e due campi-scuola.